LAVORO E INCLUSIONE: OPPORTUNITÀ FORMATIVE PER GIOVANI MIGRANTI

Si è tenuta lo scorso febbraio, presso il Centro Enfapi Como – Sede di Erba, la prima edizione del corso “BASI DI MECCANICA E SALDATURA”, nato con l’obiettivo di offrire opportunità di integrazione socio–lavorativa ai giovani migranti.

Il corso è stato progettato da Confindustria Como in collaborazione con Enfapi Como e Centro Servizi per il Volontariato dell’Insubria, Cometa, Fondazione Caritas, Fondazione Somaschi Onlus, I Frutti delle Vigne Aps, Lachesi Aps, Osservatorio Giuridico per i diritti dei migranti Odv, Rebbio Solidale Odv.

12 i giovani selezionati per partecipare al percorso formativo, ragazzi da poco maggiorenni provenienti da Tunisia, Egitto, Sud Sudan, Guinea e Benin. Il corso si è strutturato in 15 lezioni teoriche e pratiche, per un totale di 60 ore. Il corso è finanziato dal Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL) di Regione Lombardia e Confindustria Como.

Andrea Polichetti, Prefetto di Como, ha esordito: “L’avvio del corso completa un percorso iniziato mesi fa, che ha tutto il mio apprezzamento e il mio appoggio perché realizza due necessità. La prima appartiene alle imprese che cercano manodopera qualificata ma fanno fatica a trovarla. La seconda aspettativa non è scontata: questi ragazzi hanno deciso di collocarsi nel mercato del lavoro intraprendendo prima un percorso formativo. È una sfida che speriamo possa essere estesa anche ad altri settori produttivi”.

Gianluca Brenna, Presidente di Confindustria Como, ha sottolineato: “Questo percorso è un progetto di rete, un lavoro di squadra che punta all’inclusione sociale ma che parte dall’inclusione di tutti gli enti e di tutte le istituzioni che lo hanno voluto. Dobbiamo costruire delle relazioni in rete, mettere in campo le sinergie, e dobbiamo farlo per il territorio, per le aziende. Questo corso è solo l’inizio, cercheremo di collaborare sempre di più e attivamente in questa direzione”.

Antonio Pozzi, Presidente di Enfapi Como, ha affermato: “Come imprenditore associato a Confindustria Como e come Presidente di Enfapi Como, sono davvero orgoglioso di questo bellissimo progetto e credo che sia un’iniziativa importante, perché tutti ci prendiamo una parte di responsabilità nell’accoglienza di questi ragazzi provenienti da molto lontano. Mia figlia lavora come volontaria in un centro migranti e mi racconta le storie delle persone che conosce ogni giorno: il percorso è importante proprio perché ci permette di fare la nostra piccola parte in un grande problema del mondo”.

Michele Ciavola, Consigliere di Confindustria Como con delega all’Education, ha proseguito: “Nella vita di tutti i giorni sono un manager che lavora in una realtà multinazionale e vedo le dinamiche legate all’Education declinate in diversi continenti. Un’impresa crea valore che non è solo economico ma anche sociale e culturale, e un bravo imprenditore ha la capacità di vedere cose belle e di portarle all’interno delle aziende. E questo progetto è molto bello”.

Antonello Regazzoni, Direttore Generale di Confindustria Como, ha affermato: “Con questo progetto, cogliendo lo stimolo della Prefettura, abbiamo voluto trasformare quello che poteva essere un problema in un‘opportunità per i ragazzi coinvolti, per le aziende e per il sistema sociale. La collaborazione diffusa tra vari soggetti è una ricchezza per ciascuno di noi e per il nostro territorio. Per questo Confindustria Como ha aderito con entusiasmo a questa iniziativa, investendo risorse e competenze insieme a Enfapi Como, il nostro braccio operativo nel campo della formazione”.

Martino Villani, Direttore del Centro Servizi per il Volontariato dell’Insubria, ha precisato: “I ragazzi selezionati per il corso sono neomaggiorenni: ciò significa che per la legge italiana escono dalla tutela e devono badare a se stessi. Con questo progetto possono costruire la propria strada. Faccio questo lavoro dal 2005 e devo dire che in tutti questi anni non ho visto così spesso la capacità di ascolto mostrata dai vari soggetti coinvolti nella preparazione di questo progetto. L’idea di collaborare non è scontata, non esistono tante occasioni per farlo e credo che questo sia un esempio virtuoso”.

Stefano Mariani, Direttore di Enfapi Como, ha infine illustrato i dettagli del corso: “L’iniziativa vede riuniti molti enti del territorio che condividono la medesima finalità. Il corso è breve ma fornisce una base di meccanica e saldatura: le aziende hanno infatti difficoltà a trovare risorse che abbiano voglia di mettersi in gioco in determinate aree e questo percorso può far capire ai ragazzi se questa potrebbe essere la loro strada. Grazie alla presenza di un mediatore culturale, i giovani partecipanti hanno potuto inoltre imparare aspetti del lavoro che possono risultare meno immediati a chi proviene da una cultura diversa dalla nostra. Questa attenzione nei confronti dei corsisti prosegue anche a lezioni ultimate, pensiamo ad esempio all’attività di matching tra corsisti e aziende. Credo che i ragazzi potranno beneficiare dall’attenzione di tutti gli enti coinvolti, il primo passo per sentirsi accolti e voler poi contribuire alla società”.

I laboratori di Enfapi Como sede di Erba hanno accolto i giovani migranti che hanno completato il corso con buoni risultati, dimostrandosi un gruppo coeso e desideroso di apprendere. Oltre alle materie tecniche, durante le lezioni i partecipanti hanno potuto frequentare anche il Corso per la sicurezza obbligatoria e seguire l’intervento del Luogotenente Tiralongo del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro, proposto dal Prefetto. Attualmente è in corso la fase di matching tra i ragazzi e le aziende, che si sono dimostrate molto interessate ad accoglierli, in questa fase iniziale, per uno stage extracurricolare.