HOLCIM ITALIA: sfide e progetti tra passato e futuro

È ricca di progetti l’agenda 2022 di Holcim Italia, tra principali fornitori di soluzioni innovative e sostenibili nei settori dell’edilizia, dell’ingegneria civile e delle infrastrutture. A partire dalla Milano Design Week, che ha visto la group company raccontarsi per la prima volta, insieme a Geocycle Italia, nella vivace cornice del Fuori Salone, fino alla Via del Cemento, il percorso interattivo e culturale promosso insieme al Comune di Merone.

HOLCIM ITALIA ALLA DESIGN WEEK

Nell’ambito della mostra evento Urban Matter(s), allestita all’interno di Superstudio Più in via Tortona, Holcim Italia e Geocycle Italia hanno avuto la possibilità di parlare della sostenibilità di materiali e processi produttivi. L’iniziativa ha visto una forte partecipazione sia da parte di esperti del settore del design sia da parte del pubblico interessato al mondo dei materiali da costruzione e all’ approccio sostenibile proposto dal gruppo.

“Siamo molto contenti di aver partecipato alla Milano Design Week. Ringraziamo tantissimo tutti coloro che sono passati a trovarci per l’interesse dimostrato nei nostri confronti- ha dichiarato Lucio Greco, AD di Holcim Italia – Ringraziamo in particolare 9010® Belfiore, azienda veneta che realizza a mano opere di illuminazione di design in BETALY® composto con il nostro prodotto Ductal®, per averci dato la possibilità di esporre le loro lampade, chiaro esempio di come il nostro prodotto permetta oltre che di garantire sostenibilità ed elevate prestazioni, di realizzare opere di design”.

Durante la settimana si sono tenuti diversi eventi a cui Holcim e Geocycle hanno contribuito. Lunedì 6 Giugno Marco Turri, General Manager di Geocycle Italia, è intervenuto in una conferenza dal titolo Resourceful Waste: Limitare gli scarti e convertirli in progetti. In questa occasione, ha avuto occasione di spiegare come Geocycle riesce a trasformare gli scarti in risorse che vengono impiegate all’interno del processo produttivo del cemento contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 e ad attivare processi di economia circolare.  Riccardo Bianchi, Plant Manager di Holcim Italia, ha partecipato mercoledì 8 giugno a una talk che trattava il tema della Carbon Revolution: ridurre le emissioni e reinventare i processi. Bianchi ha dettagliato il contributo di Holcim alla decarbonizzazione, spiegando come attraverso il co-processing e l’utilizzo di combustibili alternativi l’azienda sta riducendo le emissioni di CO2 grazie anche a un importante utilizzo di biomasse.
Queste si sono rivelate delle importanti occasioni per confrontarsi con professionisti e altre realtà che si impegnano per fronteggiare le nostre stesse sfide.

Martedì 7 Giugno l’Ing. Calogero Santamaria, AD di Holcim Aggregati Calcestruzzi, l’ Ing. Mauro Eugenio Giuliani, socio fondatore di Redesco Progetti e l’ Architetto Lorena Botta, direttore tecnico di cantiere presso CMB (Società Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi) si sono confrontati su come rendere le città più sostenibili con soluzioni innovative.  Dall’incontro è emersa l’essenzialità del calcestruzzo come materiale semplice ma oggi estremamente innovativo in termini di know how e di caratteristiche, in grado di rispondere all’esigenza di costruire città più vivibili e sostenibili in tutte le dimensioni della sostenibilità: sociale, ambientale ed economica. Milano, con le sue riqualificazioni urbane è uno degli esempi emblematici di questo sviluppo sostenibile delle città. Si pensi alle torri di CityLife, Hadid e Libeskind, progettate strutturalmente dall’ Ing. Giuliani e costruite con calcestruzzo Holcim da CMB. Si è parlato dell’essenzialità del calcestruzzo nel mondo delle costruzioni, e della sua capacità di rispondere alle esigenze progettuali e di innovarsi rispondendo a sfide sempre più complesse quali quelle richieste per gli edifici alti. Edifici alti che consentono di ridurre consumo di suolo proprio nell’ottica dello sviluppo sostenibile.

“La sostenibilità è costruire bene – ha detto l’Ing. Giuliani – Costruire bene vuol dire ridurre al minimo lo spreco di energie e la sostenibilità oggi nel nostro settore si misura prevalentemente in termini di emissioni di CO2. Tutto il settore si sta muovendo in questo senso, ad esempio con la fornitura delle certificazioni EPD. La sostenibilità oggi nel nostro settore si misura prevalentemente in termini di emissioni di Co2. Il calcestruzzo ha tutto il tema della CO2 da monitorare e ridurre, ma ha d’altra parte una vita utile molto lunga». L’Arch Lorena Botta ha raccontato quanto ha contato nella sua esperienza il lavoro di squadra e di coordinamento tra produttore, impresa e progettista per rispondere alle esigenze della committenza ed ottimizzare la gestione del cantiere. Esempio emblematico il cantiere di sede CAP in cui è stato ottimizzato l’utilizzo dei materiali con un risultato estetico di altissimo livello. Ricordiamoci che l’estetica è anch’esso elemento di sostenibilità delle città, una città bella è più vivibile ed è fonte di ricchezza perché diventa meta turistica e sede di attività culturali e sociali,come è successo con i quartieri riqualificati insieme di Porta Nuova e CityLife. Come confermato dall’Ing. Santamaria: “Oggigiorno ci sono dei quartieri che sono stati completamente riqualificati col calcestruzzo quali Porta Nuova e City Life che sono mete turistiche, vengono fotografate da ogni dove e si sono trasformate da aree abbandonate a zone di attrazione e di vita sociale. rendono la città bella. Calcestruzzo è sostenibilità ed è anche bello!”

LA VIA DEL CEMENTO

Proseguono poi i lavori per la Via del cemento, il percorso interattivo e culturale promosso dal Comune di Merone con la collaborazione di Holcim volto a ripercorrere le tappe della vita del cemento, prodotto che dagli inizi del secolo scorso ad oggi caratterizza la nostra area. In occasione di questo progetto il Comune di Merone con la collaborazione di Holcim e Fondazione Cariplo, si impegnerà a riqualificare e ristrutturare alcuni luoghi del paese che negli ultimi anni sono stati abbandonato a se stessi.

“Crediamo che la storia di Holcim e del Comune di Merone siano da sempre strettamente collegate poiché la presenza della Cementeria ha profondamente segnato lo sviluppo industriale e sociale del territorio, per questo siamo orgogliosi di poter contribuire a valorizzare il territorio in cui da sempre operiamo raccontando la storia di questa realtà anche in forma di ringraziamento a chi l’ha fondata e a chi ha contribuito a farla crescere” ha affermato l’AD di Holcim Italia, Lucio Greco. “Finalmente quest’estate, grazie al percorso del cemento, ai fondi ottenuti da Fondazione Cariplo e grazie all’accordo tra il comune di Merone e la Holcim Italia spa, via Volta verrà interamente riqualificata. Sistemeremo i marciapiedi, faremo le aiuole fiorite e rifaremo completamente la pavimentazione” ha proseguito il Sindaco di Merone Giovanni Vanossi.

I lavori sono già partiti, in particolare il Comune ha già completato la realizzazione di buona parte dei percorsi pedonali sulla strada che dal Corazziere conduce al centro di Merone, ed è in corso il rifacimento di alcuni tratti di aiuole e marciapiedi di Via Volta per il quale Holcim ha fornito ghiaia, ghiaietto e pietrisco oltre a diversi tipi di inerti e calcare per i vialetti pedonali.
Inoltre, si sta predisponendo il percorso pedonale che consentirà l’accesso al Piccolo Museo del Cemento, che verrà allestito all’ingresso della Cementeria e che mira a percorrere le varie tappe della storia della cementeria, e spiegare le varie caratteristiche e impieghi del cemento.

Holcim si occuperà poi direttamente della ristrutturazione della pavimentazione in calcestruzzo di Via Volta, per la quale sono già stati appaltati i lavori, che inizieranno con il finire dell’estate. Verrà ristrutturata la pavimentazione in calcestruzzo e verrà asfaltata parte di Via Volta, dall’incrocio fino alla Strada Provinciale Valassina.

Oltre al percorso dedicato alla Via del Cemento stanno proseguendo i lavori relativi allo smantellamento del nastro trasportatore, con l’obiettivo di garantire alle comunità le migliori condizioni possibili in termini di vivibilità del territorio. Il nastro trasportatore veniva utilizzato in passato dalla Cementeria di Merone per la movimentazione dei materiali dalla cava di Alpetto fino all’impianto. Al momento è stata completata la demolizione dei fabbricati in calcestruzzo armato a servizio dell’impianto di trasporto (ad eccezione del fabbricato nei pressi della piattaforma ecologica, che è stato ceduto al Comune di Merone) ed è quasi giunta al termine la demolizione delle strutture in ferro di contenimento del nastro ed è in corso la demolizione delle strutture in cemento armato di supporto ai tralicci di sostegno. Un altro importante pezzo di questa operazione di riqualificazione territoriale che andrà a garantire una maggior sicurezza e tranquillità alle abitazioni collocate nell’area circostante.