Scuola, impresa e sostenibilità = felicità. Grazie alla collaborazione e l’inventiva dei ragazzi dell’I.S.I.S. Setificio Paolo Carcano di Como con la nota azienda comasca Bennet è nato il progetto “Che sapore ha la felicità?”.
I giovani studenti sono stati chiamati a dar risposta alla domanda che ha dato il nome al progetto: la loro creatività e il loro estro hanno dato immagine e colore alle nuove shopper collezionabili di Bennet raffigurando i possibili ingredienti della felicità. Gli ingredienti della felicità, ossia i soggetti raffigurati su ognuna delle diverse borse, partono dall’idea di piacere ed emozione che il cibo può generare, da sapori o profumi che evocano ricordi. Il tutto rivisto con gli occhi e la mano dei giovani talenti comaschi.
Sono state coinvolte due classi iscritte all’indirizzo Disegno per Tessuti dell’Istituto comasco e cinque studentesse sono state le protagoniste con le loro intuizioni creative. Si tratta di Camilla Hyka, Olexandra Klimova, Beatrice Spanò, Ylenia Pagliuca e Giulia Robba. “L’iniziativa è stata una grande opportunità molto apprezzata dai ragazzi che si sono messi in gioco dialogando e confrontandosi direttamente con i professionisti di Bennet. È proprio l’obiettivo dei progetti di alternanza scuola-lavoro quello di avere un riscontro diretto con chi lavora quotidianamente sul campo” confermano all’unisono le due insegnanti e le tutor, Flavia Proserpio, Roberta del Romano, Petra D’Urso e Paola Mannini.
“Che sapore ha la felicità?” è un progetto che mira a ridare valore ad un gesto semplice come fare la spesa e ricollegarlo alla sfera dei sentimenti condivisi dalla gente. Grazie alla collaborazione con i giovani talenti dell’I.S.I.S. Setificio Paolo Carcano di Como abbiamo dato forma ad alcuni ingredienti della felicità protagonisti delle nostre nuove shopper” spiega Simone Pescatore, Direttore Marketing e Comunicazione di Bennet, e prosegue: “Questa iniziativa è ancora una volta la testimonianza di un lungo e solido legame tra la nostra impresa e un territorio vitale e reattivo, che ci ha visto crescere e ci ha aiutato in questa evoluzione continua e sostenibile. Non dimentichiamo che la collezione di shopper è anche la prova che agire per il bene dell’ambiente si può: le borse sono state infatti realizzate grazie al riciclo delle bottiglie in plastica” conclude Pescatore.
“Il nostro Istituto e Bennet sono due realtà accumunate da uno stretto legame con il territorio in cui sono insediate” conferma il Preside, Roberto Peverelli “Questo progetto ci ha dato modo, ancora una volta, di confermare l’importanza della collaborazione tra diversi attori locali che operano insieme, per valorizzare l’operato di futuri talenti”.
In un mondo complesso e sotto assedio pandemico riscoprire emozionandosi il valore di ogni istante, anche il più banale, è un modo per arricchire il nostro quotidiano. Un principio che vale anche per il tempo dedicato a fare la spesa: oltre a essere momento in cui valutare e scegliere i prodotti in base a convenienza e qualità, ci può anche regalare esperienze, ricordi, sensazioni e sorprese. Una spesa da vivere in pienezza appunto.