HOLCIM È GREEN CON IL CALCESTRUZZO ECOPact

Il brand ECOPact del leader mondiale LafargeHolcim sbarca anche in Italia, dopo aver toccato alcuni Paesi in cui il gruppo mondiale opera, sia in Europa che in America. “Si tratta di un calcestruzzo che consente di abbattere le emissioni di CO2 fino al 50% rispetto ai calcestruzzi prodotti con cementi tradizionali” afferma Calogero Santamaria, Amministratore Delegato di Holcim Aggregati Calcestruzzi.

La famiglia di prodotti ECOPact è stata sviluppata per offrire sostenibilità e performance per tutte le applicazioni, dalle fondazioni alle strutture verticali fino alle coperture. Nella formulazione di questa famiglia di calcestruzzi vengono utilizzati cementi pozzolanici a basso contenuto di clinker. Inoltre il clinker viene prodotto con un significativo ricorso a materiale inerte riciclato con caratteristiche analoghe alle materie prime naturali, proveniente dalla demolizione del calcestruzzo stesso, nell’ottica di un’economia circolare basata sul risparmio di risorse naturali, sul riutilizzo di materia e sulla minimizzazione delle emissioni di CO2. Tutti i mix design della linea ECOPact vengono progettati per rispondere alle specifiche caratteristiche progettuali di ogni singolo cantiere. Resistenza e sostenibilità sono elementi essenziali del calcestruzzo ECOPact, che si presta all’utilizzo in strutture complesse con la possibilità di ottenere anche alte resistenze.

Sopra e in alto, la torre Gioia 22 a Milano_Photo Donato Di Bello_Courtesy of COIMA

Il prodotto è già stato testato nel famoso grattacielo Gioia 22, importante torre di Milano emblema di sostenibilità. Qui il calcestruzzo Holcim ha consentito al cliente, l’impresa Colombo Costruzioni, incaricata dei lavori, di raggiungere le altissime prestazioni di cui si necessitava garantendo anche un risparmio nelle emissioni di CO2.” In edifici di questo tipo la componente tecnologica del calcestruzzo gioca un ruolo fondamentale. Trattandosi inoltre di strutture progettate nell’ottica della sostenibilità e delle certificazioni LEED gli aspetti ambientali risultano a loro volta un elemento di grande rilevanza.” dichiarano i responsabili di cantiere di Colombo Costruzioni.

L’MD di Cortenuova (BG)

Primo importante cantiere a cui attualmente Holcim sta fornendo i prodotti della gamma ECOPact è invece l’MD di Cortenuova (BG), della cui realizzazione è stata incaricata l’Impresa Bergamelli. “Con i calcestruzzi della linea ECOPact si stanno realizzando le platee di fondazione di quello che risulta essere il più grande polo logistico d’Italia nel canale discount. L’opera è un grande esempio di riqualificazione urbana all’insegna dello sviluppo sostenibile sia territoriale che economico di un’area da lungo tempo dismessa nella provincia di Bergamo” dichiara l’impresa Bergamelli. In particolare, il prodotto è stato utilizzato per una platea da 90 x 90 circa suddivisa in 9 sotto platee da 30 x 30 e rappresenta la fondazione di una struttura meccanizzata-autonoma addetta allo smistamento. Ciò caratterizza questo progetto anche dal punto di vista dell’innovazione e della digitalizzazione.

ECOPact si dimostra un calcestruzzo sostenibile, versatile e altamente performante. L’introduzione di questa famiglia di prodotti nella gamma d’offerta è fattore essenziale della strategia dell’azienda volta ad accelerare la transizione verso l’economia circolare e verso la riduzione delle emissioni di carbonio. Come risaputo infatti l’aumento delle emissioni di CO2 sulla Terra sta alterando pericolosamente gli equilibri e gli ecosistemi. La decarbonizzazione è un potente meccanismo per sostenere la battaglia contro il cambiamento climatico e il riscaldamento globale. Per questo “ECOPact fa parte delle soluzioni che stiamo implementando per massimizzare il nostro contributo alla riduzione delle emissioni di carbonio. Con questa nuova gamma di calcestruzzi green ECOPact, puntiamo ad essere sempre all’avanguardia nell’edilizia sostenibile e nell’economia circolare e a far parte del sistema di soluzioni messe in campo per salvare il nostro pianeta e costruire un mondo migliore” conclude Calogero Santamaria.