TESSILE: È NATO IL NUOVO CODICE ETICO SOTTOSCRITTO DALLE AZIENDE ADERENTI AL MARCHIO SERI.CO

Rispetto della salute e della sicurezza sul lavoro, rispetto dell’ambiente e della collettività, responsabilità sociale d’impresa, sostenibilità, ripudio del lavoro infantile e minorile, rispetto del principio di non discriminazione. Sono solo alcuni dei principi che le imprese del settore tessile aderenti al marchio Seri.co si impegnano solennemente a rispettare con la sottoscrizione del nuovo Codice Etico, progettato in seno al Centro Tessile Serico Sostenibile di Como, o con l’uniformazione ad esso del proprio codice etico aziendale qualora ne siano già in possesso. Un nuovo importante strumento che le 57 aziende aderenti al marchio di qualità del prodotto tessile italiano hanno deciso di adottare per dare sempre maggiore concretezza ai principi etici che da oltre vent’anni Seri.co certifica, ma anche per rispondere in modo positivo e proattivo alle richieste dei grandi brand in ambito etico e di sostenibilità ambientale e sociale. Un messaggio che dal 1999, anno di creazione di Seri.co attraverso un accordo nazionale di settore siglato con l’allora Ministro delle attività produttive, certifica che tutti i processi di lavorazione dei tessuti, recanti il marchio, uniscano ai requisiti estetici caratteristiche di qualità intrinseche che garantiscono dal punto di vista tossicologico oltre che di comportamento di uso e manutenzione; il marchio certifica inoltre che i prodotti provengano da aziende che operano nel rispetto dei codici fondamentali riguardo all’ambiente, alla sicurezza, all’etica sociale e deontologica.

Tutto questo oggi è stato sistematizzato nelle 18 pagine che compongono il nuovo Codice Etico e contengono tutti i principi più importanti dal punto di vista sociale, etico, ambientale a cui le imprese, e i soggetti con le quali esse cooperano, si attengono.

“Chi è certificato Seri.co e rispetta il Codice Etico decide di giocare la partita osservando le regole sotto tutti i punti di vista: salute, sicurezza, rispetto ambientale, ripudio del lavoro minorile e attenzione alla non discriminazione” spiega Gianluca Brenna, Presidente del Centro Tessile Serico Sostenibile Srl “Non è che prima tutto questo non venisse fatto, ma oggi viene dichiarato e formalizzato in una serie di principi. È una partita che si gioca all’interno di una filiera che ha deciso che seguire le regole costituisce un elemento distintivo rispetto ai competitor e lo fa come sistema, non limitandosi più alla sensibilità della singola impresa. È chiaro che darsi un codice etico e rispettarlo, darsi una governance e rispettarla, darsi una gestione del rischio chimico e rispettarlo, è più facile per un’azienda di grandi dimensioni.

È per questo che è stato fondamentale il percorso fatto dal Centro Tessile Serico Sostenibile che ha offerto uno strumento alle piccole industrie per guidarle al rispetto pieno di questi importantissimi principi. Fare tutto ciò all’interno di un sistema che, nel nostro caso, ha Confindustria Como come azionista di riferimento del Centro Tessile Serico Sostenibile, e coordinato all’interno di Sistema Moda Italia, certifica la serietà e il commitment che le aziende si sono date”.

Secondo Giorgio Penati, Amministratore Delegato del Centro Tessile Serico Sostenibile Srl: “Il Codice Etico rappresenta la conclusione e anche un rafforzamento di un processo di adesione a uno schema condiviso ad alto livello e agevola la concretizzazione di alti principi da parte delle imprese aderenti, riuscendo ad introdurli senza dolore, ma attraverso metodologie condivise grazie al supporto del Centro Tessile Serico Sostenibile. È uno strumento fondamentale per dialogare con i grandi brand, dimostrando la serietà e l’impegno di chi sta a monte della filiera e rispondendo alle loro esigenze di garanzia del prodotto e della sua eticità. La sfida, come Centro Tessile Serico Sostenibile, che come laboratorio può vantare l’accreditamento ZDHC per certificazione prodotto ed analisi tessili ed acque e come Centro stesso, come soggetto formatore, è quella di allargare sempre di più il numero delle imprese coinvolte affinché l’economia circolare sia sempre più una realtà condivisa in una filiera effettivamente presente nel distretto comasco”.

Per Roberto Cozzi, Presidente Comitato Gestione Seri.co, “Il nuovo Codice Etico aggiorna in modo sostanziale il precedente codice deontologico e rappresenta un passo importante che dimostra ancora una volta che la filiera tessile si muove insieme verso una produzione sempre più sostenibile sia dal lato ambientale che sociale. Si tratta di uno strumento teso a rafforzare il rapporto con i più importanti brand della moda con i quali il distretto tessile di Como dialoga da tempo sul tema dello sviluppo sostenibile avendo realizzato strumenti sviluppati per elaborare una precisa rendicontazione delle performance sociali ed ambientali delle aziende certificate, attraverso l’individuazione di molteplici indicatori (KPI – Key Performance Indicators), le Schede tecniche n. 25 e 26 che si sommano alle 24 Schede che caratterizzano il prodotto e il processo tessile oggetto della certificazione Seri.co”.