PROGETTO SMART

Esperienze e feedback

Benessere e crescita delle imprese sono strettamente connessi a quelli del territorio: se per le imprese comprendere e attivare l’adeguamento di strategie e processi che integrino la sostenibilità d’impresa significa continuità di business, competitività e gestione del rischio, per i territori significa creare valore condiviso tra i vari stakeholder, sviluppare benessere per la comunità e avere partner affidabili ed efficaci nel ridurre le esternalità negative e generare risorse positive. Il progetto “SMART – STRATEGIE sostenibili e MODELLI di AZIENDE RESPONSABILI nel TERRITORIO transfrontaliero”, intende mettere a sistema le buone pratiche che esistono sul territorio transfrontaliero, adottare un approccio maggiormente sistemico alla sostenibilità così da favorire benefici che vadano al di là della singola organizzazione che implementa strategie di sostenibilità e conferiscano un vantaggio distintivo (branding) all’intero contesto locale transfrontaliero. Alla conclusione del progetto il territorio beneficerà di una maggiore resilienza del tessuto imprenditoriale, minore vulnerabilità degli assetti ambientali e sociali e maggiore attrattività e competitività.

Le aziende mostrano una crescente sensibilità ed interesse ad adottare l’approccio della responsabilità sociale e sostenibilità d’impresa nell’ambito delle scelte strategiche e delle decisioni operative, ma hanno l’esigenza di accedere a percorsi formativi adeguati. Per tale motivo, a marzo 2019 SMART ha avviato il“Corso sulla responsabilità, sostenibilità e competitività per le imprese”, che si pone l’obiettivo di creare una cultura condivisa sul tema e di fornire strumenti di gestione aziendale della responsabilità sociale d’impresa e della sostenibilità in tutte le sue accezioni, rafforzando i legami con le istituzioni economiche e le imprese del territorio. In particolare, gli obiettivi del corso sono:

  • promuovere una visione complessiva del tema della sostenibilità d’impresa e della sua importanza a livello strategico come fattore di competitività;
  • creare nuove figure professionali con competenze gestionali in ambito di sostenibilità d’impresa da inserire nelle imprese del territorio;
  • offrire moduli innovativi e con un elevato contenuto operativo/applicativo;
  • fornire gli strumenti per la raccolta dei dati e la preparazione del report di sostenibilità;
  • promuovere la conoscenza e la diffusione delle buone pratiche attraverso lo scambio di esperienze con imprese già attive in questo ambito.

Il corso è stato aperto dalla Lectio Magistralis di Enrico Giovannini “Le imprese e lo sviluppo sostenibile: scelta o dovere?” svoltasi a febbraio scorso, nell’ambito della quale si è evidenziato come l’approccio a un modello economico in grado di generare profitto, integrando le responsabilità sociali e ambientali e creando valore condiviso per tutta la comunità, si sta sempre più dimostrando un importante fattore di innovazione e di competitività.

Il percorso formativo, strutturato in sei moduli (di due giornate e mezza ciascuno) per un totale di 120 ore distribuite nell’arco di 6 mesi, si è focalizzato sui seguenti temi:

  • Governance (Visione, missione, codici di condotta, carta dei valori, Sustainable Development Goals (SDGs) del Global Compact, risk management, rischio reputazionale, finanza sostenibile)
  • Marketplace (Materie prime, design sostenibile, packaging, life cycle assessment, economia circolare, controllo supply chain)
  • Workplace (welfare aziendale, formazione, conciliazione vita-lavoro, promozione della salute e sicurezza, gestione dei carichi di lavoro)
  • Community (Stakeholder Engagement, filantropia strategica, sponsorizzazioni, progetti con la comunità, fundraising, volontariato d’impresa, impact investing)
  • Environment (logistica e mobilità aziendale, energie rinnovabili, efficienza energetica, gestione rifiuti)
  • Communication (brand reputation, social media, comunicazione ambientale, bilancio di sostenibilità)

Per ciascuna tematica le lezioni si sono articolate in una parte frontale e una parte di laboratorio con lo svolgimento di esercitazioni. Le attività sono state condotte da un docente di riferimento con la presenza di più esperti (docenti universitari, professionisti, rappresentanti di enti e organizzazioni, giornalisti, imprenditori, ecc.), una parte di testimonianza di imprese che raccontano i loro percorsi di sostenibilità, associazioni ed esperti del settore. Gli organizzatori scientifici del corso sono Jenny Assi e Caterina Carletti del Dipartimento di Economia Aziendale, Sanità e Sociale di SUPSI e Michele Merola e Davide Della Valentina di GREEN Bocconi. Hanno partecipato 30 aziende, metà provenienti dal territorio di Como e Lecco e metà dal Canton Ticino. Il corso si è concluso a novembre 2019, con grande soddisfazione sia degli organizzatori che degli alunni che sono stati invitati l’ultimo giorno a esprimersi circa il bilancio del percorso svolto.

Nicola Giambonini, Responsabile CSR (Corporate Social Responsibility) dell’Associazione Industrie Ticinesi, racconta che il corso lo ha aiutato a seguire con maggior competenza un progetto di sensibilizzazione delle aziende sui temi della conciliazione famiglia-lavoro. “Mi sono reso subito conto che per proporre l’argomento agli imprenditori sarebbe stato necessario scegliere un’altra chiave, ovvero puntare sul tema più ampio della sostenibilità. Ho trovato la formula di questo corso perfettamente conciliabile con i miei impegni e ruberò senz’altro alcuni stimoli mettendoli in pratica nel mio lavoro, perché credo che per molti aspetti l’Italia costituisca un modello eccellente. È importante iniziare a raccontare, la narrazione permette all’esperienza di diventare competenza e sono convinto che molti imprenditori si emozionerebbero vedendo valorizzate e comunicate le loro buone pratiche attraverso un report ben fatto. Vorrei aiutare le aziende a produrre report semplificati ma non banalizzanti, che seguano degli standard e permettano di creare dei benchmark, magari anche attraverso un tool che ne faciliti la redazione”.

Luigi Rancan, Chief Legal & Risk Officer di Mikron, ha seguito il corso quasi per caso, su richiesta di un collega che non poteva partecipare: “Ho una formazione di tipo legale ma a livello professionale mi sono occupato di risk management e corporate compliance. Dal 2011 seguiamo un Corporate Compliance Model che punta molto sui valori aziendali ma per me il settore CSR era abbastanza vago: sono rimasto sorpreso e colpito dalla passione e dalla competenza dei docenti e dei relatori di questo corso. Negli anni Novanta ho frequentato poco l’Università perché i professori si limitavano a ripetere quello che c’era scritto sui libri: qui invece i relatori sono riusciti a trasmettere i contenuti con passione. Si capisce che amano la materia e di conseguenza lo fanno anche i partecipanti. Spero di riuscire a trasmettere tutto questo in azienda. Mikron è quotata in Borsa e nel 2017 abbiamo redatto il Report di Sostenibilità, un documento formale in cui si parla molto di welfare aziendale, un aspetto a cui abbiamo sempre prestato grande attenzione, anche nei momenti più difficili. Spero di poter redarre documenti che siano pragmatici e che possano trasmettere valori concreti, capaci di tutelare il valore umano anche in ambito b2b”.

Michela Bosia Stella, Gestore Qualità presso Aziende Industriali di Lugano (AIL) SA: “Nel 2016 abbiamo pubblicato il primo Rapporto di Sostenibilità dell’azienda. All’epoca non avevo un’idea chiara rispetto a un tema così complesso: ho raccolto in modo un po’ inconsapevole i dati che avevamo a disposizione, poiché AIL era già attiva su molti fronti. Ho la fortuna di lavorare in una realtà a cui non mancano le risorse per realizzare iniziative virtuose, anche se abbiamo ancora dei passi da compiere prima di poterci definire un’azienda che fa CSR a 360°, in maniera strutturata e pienamente consapevole. Grazie a questo percorso, ora so dove possiamo arrivare e ho a disposizione gli strumenti per definire il tragitto da percorrere insieme al Management. Gli obiettivi futuri sono tanti: dalla formalizzazione di questi temi partendo dalla definizione di obiettivi più specifici da raggiungere alla valutazione della catena di fornitura. In un prossimo futuro prevediamo di coinvolgere in modo più attivo anche i nostri portatori d’interesse: l’aggiornamento dell’orientamento strategico in corso ha infatti come conseguenza la revisione della nostra matrice di materialità”.

Giovanna Baglio, Responsabile della Sostenibilità di Ostinelli Seta, ha imparato ad analizzare i temi della sostenibilità e della responsabilità a 360°, assumendo uno sguardo critico nei confronti di tutti gli attori coinvolti nella CSR: “In questi mesi sono cresciuta sia a livello professionale che umano. Ho trasferito in azienda i temi discussi in aula, coinvolgendo i colleghi e soprattutto il titolare, che mi ha sempre appoggiato e ha capito che il percorso e l’ottenimento della certificazione finale costituivano un valore aggiunto invece di un costo. Ora il mio obiettivo è quello di redigere il Report di Sostenibilità: abbiamo tutti gli elementi a disposizione, dobbiamo solo metterli in ordine. La fine del corso costituisce anche un punto di partenza per fare molto di più, senza perdere la carica e l’energia. Mi piacerebbe sottolineare ulteriormente il valore della responsabilità di impresa, soprattutto in merito al riconoscimento della supply chain. Come converter, Ostinelli Seta non produce direttamente ma ha diversi fornitori che hanno un impatto considerevole sulle nostre attività: voglio verificare che anche loro si adeguino ai criteri di responsabilità di impresa. Un altro aspetto fondamentale che ho apprezzato è stata l’attenzione nei confronti della valutazione dei rischi e del fattore reputazionale, che sono fondamentali per tutte le attività aziendali”.

Marco Galli, Responsabile Acquisti e Sostenibilità di Biokosmes Srl – Venture Life Group, lavora in una piccola società che negli ultimi dieci anni ha triplicato il fatturato e raddoppiato i dipendenti: “Quando sono arrivato in azienda mi sono reso conto che esistevano da tempo processi e buone pratiche che non venivano comunicati, neanche internamente. Bisogna partire da qui, perché è un’opportunità per creare un valore forte. La priorità delle imprese resta la creazione di valore economico ma credo che la sostenibilità non sia una moda, è quello che ci sta chiedendo la società. Per le imprese, creare e condividere valore è importante: certo, è difficile esplicitarlo ma è questo l’ostacolo da vincere. Il corso mi ha colpito per la competenza e la professionalità di tutte le persone coinvolte”.

Per Marco Taiana, Marketing Manager di Tessitura Taiana Virgilio, l’esperienza è stata coinvolgente e ben costruita, molto al di sopra delle aspettative: “120 ore sembrano tantissime ma al tempo stesso sono poche per affrontare un argomento così importante. Tutti gli interventi mi hanno colpito e lasciato spunti importanti su cui riflettere. In particolare, la natura transfrontaliera del percorso, che ha unito territori geograficamente vicini e al tempo stesso diversi, mi ha permesso di rileggere le attività che vengono svolte in azienda in un’ottica differente. Agire secondo determinati schemi solo ‘perché te lo chiede la legge’ non è l’atteggiamento giusto, non basta. In azienda lavoriamo con realtà anche mille volte più grandi di noi: i clienti spesso ci chiedono quello che sembra impossibile da realizzare ma nel farlo dimostrano una sensibilità e un’attenzione che tutti dovremmo avere. Credo che si debba sempre cercare l’autenticità, trovare i propri valori cogliendo – perché no – anche delle opportunità di mercato. Se non sei autentico, alla lunga questa mancanza traspare. Mi piacerebbe davvero che ci rivedessimo tutti all’inizio della prossima edizione per confrontarci sui traguardi raggiunti da ciascuno”. A breve si apriranno le iscrizioni per la terza edizione del “Corso sulla responsabilità, sostenibilità e competitività per le imprese”, che si svolgerà tra marzo e novembre 2020. Per maggiori informazioni sul corso e su tutte le iniziative in programma è possibile visitare il sito www.progettosmart.com

 

IL PROGETTO SMART

Le aziende sempre di più manifestano la necessità di adeguare le proprie strategie e processi ai cambiamenti culturali richiesti dai mercati e dai consumatori in tema di sostenibilità. Per rispondere a tali esigenze, il progetto “SMART – STRATEGIE sostenibili e MODELLI di AZIENDE RESPONSABILI nel TERRITORIO transfrontaliero” mette in campo una serie di attività e strumenti totalmente finanziati per supportare e aiutare le imprese nell’implementazione della sostenibilità in tutte le sue accezioni. Con sostenibilità d’impresa si intende quella cultura manageriale che pone la medesima attenzione alle molteplici dimensioni di cui l’azienda è composta – economica, ambientale, sociale ed etica – con l’obiettivo di creare valore con continuità, realizzando al contempo benessere diffuso e valore condiviso. Partner del progetto (finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera) sono: Camera di Commercio di Como – Lecco (capofila), Confindustria Como, GREEN Bocconi, SUPSI ed SQS. Sfida comune di SMART è la valorizzazione del territorio transfrontaliero come area che fa della sostenibilità economica, sociale ed ambientale d’impresa un elemento distintivo e di vantaggio competitivo.

A cura di Caterina Salemme