Abbattere barriere – culturali, sportive e persino mentali – è una vera missione per Bruno Frangi e gli operatori dell’Unità Spinale dell’ospedale Maggiore di Milano Niguarda. Frangi lavora nel settore dell’edilizia ma da oltre trent’anni si occupa anche di disabilità e gira l’Italia per permettere alle persone con problemi motori di praticare gli sport d’acqua. Vice Presidente dell’Associazione Unità Spinale settore Sportivo del Niguarda e fondatore del progetto Invincible Diving ASD Cernobbio, racconta con entusiasmo contagioso i suoi progetti e le iniziative già realizzate sul territorio comasco e nazionale nel segno dell’accessibilità.
SPORT, PASSIONE SENZA CONFINI
Invincible Diving ASD Cernobbio nasce nel 2016 dal desiderio di portare al di fuori delle mura dell’Azienda Ospedaliera di Niguarda chi aveva subito gravi traumi alla colonna vertebrale o era affetto da paraplegia o tetraplegia. Insieme ad AUSportiva Niguarda, l’associazione sportiva cernobbiese ha ideato la Festa dello Sport per Tutti, una manifestazione che permette di praticare sport congiunti tra normo dotati e ragazzi disabili ed è ormai diventata un appuntamento annuale per il comune comasco. “Lo sport educa anima e cuore, crea oscillazioni emozionali e motorie e, soprattutto, non ha barriere – racconta Frangi – Sempre a Cernobbio, stiamo portando a termine la prima palestra immersa (-10 mt. e -15 mt.) per far svolgere in tutta sicurezza immersioni e rilasciare brevetti internazionali a persone con lesioni midollari dimesse dall’Ospedale Niguarda, paraplegia, tetraplegia, non vedenti e sindrome di Down. A sei metri di profondità, abbiamo collocato la statua della Madonna del Lago, alta due metri e realizzata in bronzo, per sostenere i nostri subacquei speciali, e il prossimo anno realizzeremo il primo museo storico a 6-10 metri di profondità che rievoca la storicità di Maslianico, Cernobbio e Moltrasio dal 1800 ad oggi e potrà essere ammirato da persone con disabilità e non solo. Stiamo investendo molto a Cernobbio e abbiamo la fortuna che le varie giunte comunali si sono sempre mostrate attente a questo tema e ci hanno costantemente affiancato”. Ma in cantiere ci sono anche anche altre iniziative che valicano i confini lariani: a Livigno, il Downhill per tutti e in Danimarca un progetto complesso rivolto all’integrazione dei bambini autistici a basso e alto funzionamento nelle piscine e negli impianti sportivi.
IL PROGETTO DELLE MAPPE ACCESSIBILI
Lavorando a stretto contatto con gli istituti scolastici di Cernobbio, Bruno Frangi e un gruppo di volontari hanno iniziato a studiare e analizzare il territorio con lo scopo di redigere una mappa dettagliata che includesse itinerari, luoghi accessibili e strutture ricettive in grado di offrire servizi per persone con difficoltà motorie o disabilità. “Collaboriamo con scuole primarie e secondarie e istituti tecnici – spiega Frangi – formando ‘piccoli geometri’ che danno il loro prezioso supporto per mappare il territorio in chiave accessibile”. È nata così Cernobbio per Tutti, iniziativa virtuosa in seguito replicata anche a Porto Ceresio e Anacapri – Isola di Capri e in fase di realizzazione anche a Palermo. Grazie a questo progetto, chi si sposta in carrozzina e ha sempre sognato di visitare Capri, può verificare online prima del viaggio quali sono i mezzi di trasporto, le fermate, gli itinerari più adatti, con informazioni specifiche a seconda che si utilizzi una carrozzina elettrica o manuale.
Il sogno di Frangi e del suo team, composto da Associazione Unità Spinale Niguarda Milano, AUSportiva Niguarda, Invincible Diving Cernobbio, è quello di estendere il progetto sempre di più. “L’obiettivo, attualmente al vaglio della Camera di Commercio di Como Lecco, è di selezionare dieci città lariane dalla forte vocazione turistica e, in collaborazione con Enfapi e Magistri Cumacini, formare gli studenti e coinvolgerli in un progetto di mappatura omogenea e accessibile che poi verrà preso in carico dai singoli comuni coinvolti. Un’iniziativa che mi auguro si possa estendere a tutto il lago per offrire ai turisti informazioni utili e chiare e aiutarli a programmare i loro spostamenti”.
Perché, come giustamente sostiene Frangi, accessibilità non vuol dire solo applicare uno scivolo dove oggi ci sono dei gradini, oppure abbassare il livello dei marciapiedi: accessibilità oggi è sinonimo di qualità della vita per tutti. Il tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche coinvolge non solo i “disabili”, ma riguarda tutti coloro che hanno problemi di mobilità, basti pensare alle persone anziane oppure alle donne in gravidanza.
A cura di Erica Premoli