UN NATALE CHE CURA CON FONDAZIONE AMBROSOLI

Amina ha camminato per ore sotto il sole del Nord Uganda. Era in travaglio, stanca, con il timore di non farcela. Quando è arrivata all’Ospedale di Kalongo, l’unico nel raggio di decine di chilometri, aveva quasi perso le forze. Ad accoglierla c’erano ostetriche e medici che, con competenza e dedizione, le hanno salvato la vita. Oggi suo figlio sta bene. La sua non è una storia eccezionale: è la realtà quotidiana di un ospedale che, nel cuore dell’Africa, rappresenta per migliaia di donne e bambini l’unica possibilità di cura, di salvezza, di futuro. 

Kalongo si trova nel distretto di Agago, una delle aree più povere dell’Uganda, dove oltre un terzo della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno. Per molti bambini, l’infanzia è negata sin dai primi giorni: mancano cibo, acqua pulita, istruzione e assistenza sanitaria.

In questo contesto, l’Ospedale e la Scuola di Ostetricia voluti dal Beato Padre Giuseppe Ambrosoli, medico e missionario comboniano originario di Ronago, sono un presidio di speranza. Da oltre 25 anni, la Fondazione Ambrosoli porta avanti la sua opera: garantire cure accessibili e formazione qualificata a chi, altrimenti, non avrebbe accesso ai servizi essenziali.

Oggi l’ospedale dispone di 286 posti letto e di uno staff di 264 persone, tutte ugandesi, che rappresentano la realizzazione del sogno di Padre Ambrosoli: un ospedale completamente africano, gestito da medici e personale ugandese, che ogni anno offre assistenza a oltre 50.000 pazienti, anche attraverso attività sanitarie nei villaggi più remoti. Ogni giorno qui nascono bambini, si curano ferite, si affrontano epidemie. Ma soprattutto si costruisce futuro: con dedizione, competenza e un senso profondo di responsabilità verso la vita.

Le difficoltà non mancano. La carenza di farmaci, la riduzione dei fondi internazionali, la distanza dalle grandi città rendono tutto più complesso. Eppure, l’ospedale continua a essere un luogo di speranza grazie al lavoro instancabile di personale preparato e resiliente e al sostegno di chi, anche da lontano, sceglie di esserne parte.

È qui che entra in gioco il legame con il territorio comasco. Aziende, associazioni e persone che decidono di sostenere la Fondazione Ambrosoli diventano parte di una catena di solidarietà che unisce Como a Kalongo. Per molte imprese è un modo concreto di dare significato al proprio impegno sociale: guardare oltre i confini, dove il diritto alla salute è ancora un privilegio, e contribuire a renderlo un diritto universale.

Anche a Natale, questo legame può trasformarsi in un gesto semplice ma pieno di valore: scegliere i regali solidali della Fondazione Ambrosoli. Cartoline, prodotti enogastronomici, articoli artigianali realizzati in Uganda: ogni dono sostiene le cure, la formazione e la speranza.
Un piccolo gesto che viaggia lontano e torna indietro più grande, capace di unire mondi diversi in un’unica visione di umanità condivisa.

Da Como a Kalongo, la distanza si colma con la solidarietà. E in quella solidarietà, ogni azienda, ogni persona, può riconoscere un pezzo della propria storia e della propria umanità.

 

A Natale, trasforma un dono in un gesto che cambia il mondo. Il suo.

Nel catalogo solidale di Natale 2025 della Fondazione Ambrosoli troverai dolci della tradizione, vini selezionati, biglietti di auguri (anche digitali) e oggetti di artigianato ugandese. Ogni scelta contribuisce a sostenere l’Ospedale di Kalongo e a portare cura, speranza e futuro a mamme, bambini e famiglie vulnerabili nel Nord Uganda.

Per ricevere il catalogo completo dei prodotti solidali o informazioni sulle modalità di acquisto visita il sito www.fondazioneambrosoli.it nella sezione Regali solidali oppure scrivi a Elisabetta Gazzola – Referente Aziende e.gazzola@fondazioneambrosoli.it