Gli impatti delle nuove tecnologie sul lavoro del futuro

Da sinistra Michele Ciavola, Maria Raffaella Caprioglio e Ruggero Colombo

“Le imprese chiedono oggi persone con competenze sempre più evolute, dalla conoscenza delle lingue alla capacità di ragionare in termini tecnologici. Per questo la formazione è diventata un elemento imprescindibile e una necessità condivisa. Le competenze le hanno le persone, che sono al centro di questo momento di passaggio. Anche nel rapporto con l’intelligenza artificiale, che ci offre ogni giorno nuove risposte, serve una grande dose di competenza umana: perché la capacità di fare le domande giuste resta, e resterà sempre, una qualità dell’uomo”. Con queste parole, Maria Raffaella Caprioglio, Presidente di Umana, ha aperto il convegno “Gli impatti delle nuove tecnologie sul lavoro del futuro”, organizzato da CONFINDUSTRIA COMO e UMANA SPA, in collaborazione con ComoNExT – Innovation Hub e SMACT Competence Center.

L’evento ha acceso i riflettori su come l’Industria 5.0, l’intelligenza artificiale e l’innovazione formativa stiano trasformando il mondo del lavoro, con prospettive concrete per le imprese del nostro territorio. “La nostra vita in azienda verrà trasformata da un punto di vista organizzativo. Alcuni lavori scompariranno, altri nasceranno. Il modello organizzativo sarà radicalmente diverso, così come il numero e la natura delle risorse. – ha sottolineato Michele Ciavola, Consigliere di Confindustria Como con delega all’Education – Come manager, c’è un aspetto che mi sta particolarmente a cuore: l’idea di impresa come unione di risorse che creano valore. Confindustria Como guarda all’ecosistema delle imprese come un organismo vivo, capace di generare valore per il tessuto economico e sociale. Il cambiamento in corso richiede però non solo strumenti, ma un’evoluzione culturale e organizzativa, che parta dalla formazione e coinvolga ogni livello dell’impresa”.

Da sinistra Matteo Faggin, Claudia Sandei, Alex Curti, Sara Verderio e Ruggero Colombo

Nel corso dell’incontro, Matteo Faggin, Direttore Generale di SMACT Competence Center, ha approfondito la trasformazione della fabbrica intelligente, Claudia Sandei, Professore Ordinario di Diritto Commerciale dell’Università di Padova, ha analizzato le implicazioni etiche dell’AI, e Alex Curti, Head of NExT Innovation presso ComoNExT, ha introdotto il concetto di Human Digital Twin come nuova frontiera per la formazione. Sara Verderio, responsabile di zona per Umana, infine, ha portato un esempio concreto con il modello delle Manufacturing Academy, che dimostra come il trasferimento tecnologico possa rappresentare anche un potente motore di sviluppo delle competenze.