Un nuovo progetto BPP arricchisce il portfolio della multinazionale leader nelle soluzioni di packaging alternative agli imballaggi in plastica. Una strategia condivisa dall’azienda Mazzilli, specializzata in pasticceria surgelata.
Anche i surgelati possono essere avvolti da confezioni a base carta e contribuire così alla riduzione ed eliminazione dei materiali plastici nei rifiuti, obiettivo del recente Regolamento Europeo noto come PPWR. La stessa filosofia alla base del progetto Better Planet Packaging, lanciato già nel 2018 dalla multinazionale del packaging a base carta, Smurfit Westrock, che annovera numerose case history in diversi settori: dall’alimentare alla detergenza, dal winery al farmaceutico.
Sempre più imprese ricorrono a materiali alternativi alla plastica per le loro confezioni, in particolare a base cellulosica, per i suoi numerosi vantaggi: la carta è infatti biodegradabile, riciclabile più volte, versatile e personalizzabile. Fra le realtà attente a questa transizione, l’azienda Mazzilli, nata 50 anni fa come pasticceria tradizionale a Gravina di Puglia, e oggi affermata realtà nazionale nel settore dei surgelati, presente nei canali retail, GDO e Horeca, soprattutto del Centro Sud, e in alcuni Paesi europei. Prodotto “hero” della loro gamma il croissant surgelato in moltissime varianti, accanto ad altre specialità dolciarie.
Obiettivo: eliminare 21 tonnellate di plastica

Fino allo scorso anno, per i suoi prodotti surgelati, l’azienda ricorreva a un vassoio in polistirolo sigillato con plastica termoretraibile: una confezione molto semplice e non particolarmente attrattiva agli occhi del consumatore. Oggi le specialità di Mazzilli si presentano adagiate su un vassoio in cartoncino politenato: cioè, accoppiato a un sottile strato di politene che crea una barriera protettiva, ideale per gli alimenti destinati al freezer. Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione fra il team di Mazzilli, che ha curato il progetto, e i tecnici di Smurfit Westrock, che sono riusciti a limitare la percentuale di politene utilizzato a poco più del 5%: quantità che rende il vassoio riciclabile nel circuito della carta, con il più basso contributo Conai. A contenere il vassoio un astuccio, anch’esso in cartoncino: oltre ad essere una soluzione a minimo impatto ambientale, valorizza il prodotto migliorandone l’immagine e posizionando l’azienda a un livello premium. Nello stabilimento di Orsenigo si realizzano i vassoi e le scatole per le 18 referenze Mazzilli; al cliente vengono forniti i vassoi e gli astucci stesi fustellati e stampati con inchiostri a base di olii vegetali e vernici a base acqua, entrambi a basso odore e bassa migrazione, specifici per il packaging alimentare. L’impostazione grafica, oltre a esaltare l’immagine del brand, consente di poter avere sulla scatola tutte le informazioni necessarie per una perfetta preparazione dei dolci e per un corretto smaltimento dell’imballaggio nel circuito della carta.
“Dal periodo della pandemia, quando il mercato dei surgelati è cresciuto notevolmente, abbiamo rivisto la nostra strategia di marketing, ridefinito i nostri piani pensando a un rebranding dei nostri prodotti – spiega Nicola Mazzilli, responsabile Marketing e Operations dell’azienda -. Parte della strategia è mirata a porre sempre più attenzione ai temi legati alla sostenibilità e ci siamo lanciati in una nuova sfida: vedere come ridurre l’impiego di plastica nel nostro packaging. Un impegno che si traduce in un piano operativo concreto e vede Smurfit Westrock Italia al nostro fianco. Da inizio 2025 tutte le nostre confezioni hanno abbandonato le soluzioni in plastica per passare definitivamente al cartoncino. Questa partnership ha portato a un grande risultato. Otterremo l’eliminazione di oltre 21 tonnellate di materiale plastico dalle nostre attività, considerando le vendite di un anno”.
“La collaborazione con Mazzilli è la testimonianza concreta della nostra mission: supportare i clienti in una transizione ecologica a vantaggio di tutti – commenta Gianluca Castellini, CEO di Smurfit Westrock Italia -. E con Better Planet Packaging continuiamo a evidenziare le peculiarità di un materiale semplice come il cartone e i suoi derivati, ma ricco di qualità. Sono infatti caratterizzati da una biodegradabilità naturale, da una capacità di entrare più volte nel processo di riciclo, da una ampia versatilità pur garantendo resistenza e protezione. Ma produrre il materiale non è sufficiente per essere riconosciuti leader del settore. Il nostro lavoro di ogni giorno risiede anche nell’affiancare alla produzione una serie di servizi che seguono il cliente in tutto il ciclo: fin dalla fase di progettazione, grazie ai tools e ai software di cui disponiamo per calibrare la giusta quantità di materiale e la tipologia più adatta per soddisfare le diverse esigenze. A questo si aggiunge l’analisi della supply chain, lo studio del posizionamento del prodotto sui vari canali di vendita, sino alla fruizione finale del consumatore, player fondamentale dell’economia circolare”.
Informazioni su Smurfit Westrock
Smurfit Westrock è leader mondiale di soluzioni di imballaggio a base carta, con più di 100.000 dipendenti che operano in oltre 60 cartiere e 500 stabilimenti di trasformazione, in oltre 40 paesi. Ha un fatturato stimato a livello globale di oltre 32 miliardi di dollari.
In Italia Smurfit Westrock mantiene l’Head Quarter a Novi Ligure (Alessandria) e opera con 26 stabilimenti, di cui 10 stabilimenti integrati, 4 scatolifici, 2 produttori di fogli di cartone ondulato, 2 cartiere, 2 impianti dedicati al riciclo e 7 stabilimenti di prodotti speciali, occupando 2.300 persone.
Da sei anni consecutivi Smurfit Westrock Italia è azienda Top Employer.
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